Discussione mozioni in Senato 26 ottobre
Discussione delle mozioni n. 35, 42 e 43 sui flussi migratori
Ritiro della mozione n. 43 e dell'ordine del giorno G1. Approvazione della mozione n. 42. Reiezione della mozione n. 35 (testo 2)
PRESIDENTE. Ricorda che a ciascun Gruppo sono attribuiti quindici minuti, comprensivi di illustrazione, discussione generale e dichiarazioni di voto.
VALDITARA (AN). Illustra la mozione n. 35, ponendo l'accento sul carattere improvvisato, irresponsabile e demagogico della politica sull'immigrazione del centrosinistra, che lavora la costruzione di una società priva di identità e di valori di riferimento. Le numerose iniziative del Ministro della solidarietà sociale incoraggiano l'ingresso di clandestini e legittimano l'illegalità; la proposta del Ministro dell'interno di incentivare il rimpatrio autonomo degli immigrati è sconcertante a fronte della mancanza di risorse finanziarie da destinare alle Forze dell'ordine e alla costruzione dei Centri di permanenza temporanei. La valenza programmatoria del decreto flussi è stata stravolta dall'attuale Governo, che sta utilizzando questo strumento per realizzare una sanatoria, a prescindere dalle possibilità di integrazione e dalle esigenze produttive del Paese. Un Esecutivo che aggira la legge, chiede alla polizia di frontiera un atteggiamento tollerante e interrompe il collegamento tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, pone le premesse per la creazione di sacche di disagio, di emarginazione e di illegalità. (Applausi dai Gruppi AN e FI).
LIVI BACCI (Ulivo). Nella società italiana del XXI secolo l'immigrazione costituisce una necessità strutturale per ragioni demografiche, per la configurazione del tessuto produttivo, richiedente manodopera a basso costo, per le carenze del welfare che fanno lievitare la domanda di lavoro domestico. Il centrodestra ha varato una normativa lesiva dei diritti della persona, onerosa per la pubblica amministrazione e inefficiente, che finisce per stimolare gli ingressi clandestini e rende inevitabili successivi provvedimenti di regolarizzazione. Questo circolo vizioso di inefficienza e irregolarità è stato prodotto e alimentato in un quadro complessivo di indebolimento delle garanzie e di colpevole disinteresse per i processi di integrazione. Nell'illustrare la mozione n. 42, ricorda che il fenomeno dell'immigrazione, che contribuisce allo sviluppo e al benessere dell'Italia, deve essere governato e incanalato sui binari della legalità. L'azione del Governo deve perciò mirare ad una programmazione realistica dei flussi di ingresso, ad una pluralità di vie di accesso legale, ad una durata maggiore del permesso di soggiorno, a processi di integrazione e ad accordi bilaterali e multilaterali con i Paesi d'origine. (Applausi dal Gruppo Ulivo e della senatrice Gaggio).
GALLI (LNP). Illustra la mozione n. 43. Il Governo dovrebbe profondamente ripensare il decreto flussi integrativo, una sanatoria che, operando in senso opposto alla legge Bossi-Fini, finisce coll'interessare ben 350.000 clandestini, adotta un orientamento difforme da quello comune ai maggiori Paesi europei, compresi quelli governati dalla sinistra, e pone seri problemi di sicurezza, determinando al contempo alti costi sociali. La proposta di concedere la cittadinanza agli immigrati dopo soli cinque anni appare funzionale alla perdita di consensi della maggioranza presso gli italiani e risponde, in particolare, al progetto politico di contrastare la notevole affermazione della Lega nel Nord del Paese. L'insieme delle sconsiderate proposte dell'attuale Governo produrrà nell'arco di pochi anni mutamenti radicali della composizione della società, stante l'invecchiamento progressivo della popolazione italiana e l'alto tasso di nascite nelle famiglie di origine extracomunitaria, anche islamica. La dissennata politica del Governo non potrà che produrre l'irreversibile implosione del Paese. (Applausi dei senatori Amato e Quagliariello. Congratulazioni).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle mozioni.
SARO (DC-PRI-IND-MPA). Il decreto sui flussi migratori del Governo Prodi è una sanatoria mascherata, in pieno contrasto con le molto meno tolleranti linee di tendenza europee. Nonostante l'immigrazione e la sicurezza siano preoccupazioni condivise dalla maggioranza dell'elettorato di centrosinistra, prevale ancora una volta la forma perversa di solidarismo propria della sinistra radicale, che non si cura minimamente della sostenibilità delle iniziative ideologiche che propugna. Si tace volutamente sugli interessi economici, spesso di matrice criminale, sottesi ai traffici di vite umane, i quali, come nel caso delle badanti, costituiscono fonte di lucro per cooperative di servizi, talvolta legate alla Lega delle cooperative. La maggioranza si è dimostrata assai sensibile al problema del disagio abitativo, ma non fa nulla per evitare che entrino nel Paese centinaia di migliaia di indigenti che non hanno un alloggio. La contemporanea introduzione del decreto flussi integrativo, dell'ampliamento delle possibilità di ricongiungimento familiare e del taglio dei fondi per la sicurezza produrrà effetti ad alto rischio, lasciando il fenomeno immigratorio del tutto ingovernato e dimostrando che l'attuale maggioranza ha del tutto rinunciato ad impegnarsi per favorire la reale integrazione degli immigrati. (Applausi dal Gruppo DC-PRI-IND-MPA, FI, UDC e AN. Congratulazioni).
ROSSI Fernando (IU-Verdi-Com). Il contenuto delle mozioni dell'opposizione oggi in discussione evidenzia un orientamento vessatorio nei confronti degli immigrati e propone misure di dubbia costituzionalità sul terreno dei diritti umani. L'azione dell'Esecutivo in carica è coerente con gli obiettivi tratteggiati nella risoluzione del Consiglio di Europa del 3 ottobre scorso ed affronta la complessa questione dell'immigrazione con la necessaria ragionevolezza e solidarietà, guardando concretamente alla situazione in essere. Il Governo dovrà procedere al definitivo accantonamento della legge Bossi-Fini, mirando a produrre un testo moderno che non si preoccupi di cercare il consenso delle componenti moderate del Paese ma affronti con il necessario pragmatismo il fenomeno migratorio. Occorre però adottare comportamenti politici coerenti anche sul piano internazionale, diversamente da quanto fatto dal precedente Governo che ha tradito le solenni promesse di incremento di risorse destinate allo sviluppo delle aree più povere del mondo, non ha fatto nulla contro la progressiva devastazione delle risorse biologiche mondiali che sta aggravando questo stato di arretratezza ed anzi ha avallato la guerra aperta dagli Stati Uniti, che sta aggravando i fenomeni migratori e ampliando il numero di coloro che chiedono asilo politico. (Applausi dal Gruppo IU-Verdi-Com).
MAFFIOLI (UDC). L'UDC è disponibile a votare una mozione sottoscritta da tutti i Gruppi di opposizione ed evidenzia che i provvedimenti adottati e le intenzioni manifestate dal Governo sulla politica dell'immigrazione si sono dimostrati frammentari e hanno determinato una grave situazione di incertezza. Il decreto flussi è nei fatti una sanatoria che lede le prerogative del Parlamento, in quanto viola la normativa vigente attraverso uno strumento di tipo amministrativo; inoltre scardina il principio informatore della normativa europea, cioè il collegamento tra contratto di lavoro e permesso di soggiorno e determina una grave alterazione nei proficui rapporti di collaborazione avviati con i Paesi di origine. Il Governo dovrebbe invece garantire l'applicazione della legge Bossi-Fini, eventualmente rivedendone gli aspetti meritevoli di correzione, ed assicurare il massimo impegno nel contrasto dell'immigrazione clandestina. (Applausi dal Gruppo UDC e del senatore Amato. Congratulazioni).
GAGGIO (RC-SE). L'opinione pubblica proietta sugli immigrati esigenze contraddittorie che spesso coesistono negli stessi individui: per esempio, la preoccupazione per i rischi che l'immigrazione rappresenta per la sicurezza e l'identità spesso è forte in quelle persone che dalla condizione di clandestinità degli immigrati ricavano i più alti vantaggi, sia attraverso la locazione di immobili fatiscenti a prezzi esorbitanti, sia attraverso lo sfruttamento del lavoro illegale. Viene in tal modo espressa una visione pericolosa, che produce corruzione del tessuto morale della società, in quanto pretende il rispetto della legalità solo per i più deboli mentre assicura l'impunità ai potenti. Al contrario, la sicurezza non può essere disgiunta dall'impegno a tutela dei diritti degli immigrati, che rappresentano un arricchimento dell'intera società e per questo va sostenuto il lavoro delle associazioni impegnate in tale ambito. (Applausi dai Gruppi RC-SE, IU-Verdi-Com e Ulivo. Congratulazioni).
QUAGLIARIELLO (FI). Presenta l'ordine del giorno G1. (v. Allegato A). Il dibattito sulla politica dell'immigrazione non può prescindere dall'esigenza di elaborare nuovi approcci al problema, in considerazione del fallimento epocale sia del multiculturalismo inglese sia del laicismo francese, sanciti in modo clamoroso dalla vicenda dei giovani kamikaze di Londra e dalla rivolta delle banlieues in Francia. Pertanto, pur senza demonizzare il fenomeno immigratorio e comunque apprezzando lo sforzo di ripensamento di alcuni settori della maggioranza, desta preoccupazione la politica del Governo orientata in senso contrario rispetto agli indirizzi restrittivi assunti dai Governi socialisti inglese e spagnolo. L'ampia sanatoria realizzata con il decreto flussi, una sbagliata politica del ricongiungimento familiare, che potrebbe peggiorare la condizione delle donne, e una visione della cittadinanza che prescinde dall'attivazione di strumenti di integrazione rischiano di determinare un'emergenza che potrebbe precludere l'elaborazione di un'originale politica dell'immigrazione, che verrebbe travolta da una virulenta contrapposizione rispetto alla quale resterebbero in campo solo le opposte ed inadeguate scelte del lassismo e della xenofobia. (Applausi dai Gruppi FI e AN).
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.
ALBERTI CASELLATI (FI). Chiede una breve sospensione per consentire l'unificazione dei testi proposti dai Gruppi di opposizione.
PRESIDENTE. Accoglie la richiesta e sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle ore 11,38, è ripresa alle ore 12,13.
Presidenza del vice presidente CAPRILI
RONCHI (Ulivo). L'eccessivo protrarsi della sospensione rischia di comprimere lo svolgimento degli altri punti all'ordine del giorno.
PRESIDENTE. Comunica che è stato presentato un nuovo testo della mozione n. 35 (v. Allegato A) e che sono stati ritirati la mozione n. 43 e l'ordine del giorno G1.
BOCCIA Antonio (Ulivo). Sarebbe opportuna un'ulteriore breve sospensione in considerazione della presentazione del nuovo testo.
LUCIDI, sottosegretario di Stato per l'interno. Chiede una breve sospensione per valutare il testo della mozione.
La seduta, sospesa alle ore 12,16, è ripresa alle ore 12,30.
LUCIDI, sottosegretario di Stato per l'interno. Muovendo da una concreta analisi del fenomeno dell'immigrazione, l'Esecutivo ha riscontrato le criticità della legislazione vigente. Infatti l'attuale impianto normativo, ispirato ad un maggior rigore nel fronteggiare l'immigrazione clandestina, si è rivelato inattuabile o inefficace, con particolare riguardo all'introduzione del cosiddetto contratto di soggiorno per la durata della permanenza sul territorio o alle misure di espulsione. La normativa inoltre offre una lettura parziale del fenomeno, sottovalutando il ruolo svolto dai lavoratori immigrati, che rappresentano una risorsa fondamentale per le imprese e le famiglie. Data la complessità del fenomeno e la sua continua evoluzione, si impongono pertanto interventi correttivi urgenti. Il secondo decreto flussi è stato adottato nel rispetto della legislazione vigente e nell'intento di favorire l'immigrazione regolare: si è tenuto infatti conto dell'alto numero delle domande presentate all'inizio dell'anno e della richiesta pervenuta dalle associazioni dei datori lavori di soddisfare le esigenze occupazionali effettive. Con riguardo alle mozioni, il Governo ritiene condivisibile quella presentata dalla maggioranza mentre manifesta contrarietà a quella dell'opposizione, pur ritenendo sostanzialmente condivisibili alcuni aspetti del dispositivo, in quanto lontana dall'impostazione politica dell'Unione in materia di immigrazione.(Applausi dai Gruppi Ulivo, RC-SE, e IU-Verdi-Com).
Saluto al Ministro della giustizia
e ad una delegazione della Repubblica di Capo Verde
PRESIDENTE. Rivolge il saluto dell'Assemblea al Ministro della giustizia della Repubblica di Capo Verde, dottor José Manuel Andrade, accompagnato da una delegazione guidata dall'ambasciatore presso la Repubblica italiana, dottor José Eduardo Barbosa. (Generali applausi).
Ripresa della discussione delle mozioni nn. 35, 42 e 43sui flussi migratori
PRESIDENTE. Passa alla votazione delle mozioni.
NEGRI (Aut). Il Gruppo per le Autonomie voterà a favore della mozione di maggioranza che coglie la sfida per il futuro rappresentata dal fenomeno dell'immigrazione. Sono in corso profondi mutamenti nei flussi migratori con cui occorrerà confrontarsi, innanzi tutto per cogliere le opportunità offerte dall'ingresso in Europa occidentale di giovani dotati sul piano culturale e scientifico. Anche per questo occorrerà dotarsi di strumenti normativi più raffinati rispetto a quelli individuati nella Bossi-Fini, risultati del tutto inefficaci per arginare l'immigrazione clandestina, nonché favorire una politica oculata dei ricongiungimenti che possono determinare stabilità e integrazione. (Applausi dal Gruppo Ulivo).
Presidenza del presidente MARINI
NARDINI (RC-SE). Il fenomeno immigratorio fornisce un fondamentale apporto all'Europa, quindi anche all'Italia, in termini di crescita demografica e di manodopera, di cui risulta una forte richiesta. Ne deriva pertanto l'esigenza di individuare modelli di convivenza fondati non sulla repressione o sull'integrazione forzata ma sui paradigmi dell'accoglienza, della solidarietà e della tutela dei diritti. La scelta di riaprire i flussi di ingresso operata con decreto rappresenta un atto di realismo e di responsabilità nei confronti di lavoratori già presenti sul territorio ed è teso peraltro a soddisfare le esigenze manifestate da datori di lavoro. La mozione dell'opposizione muove da una considerazione riduttiva e irrealistica del fenomeno, a conferma del prevalere nel centrodestra di barriere di tipo ideologico. (Applausi dai Gruppi RC-SE, Ulivo e IU-Verdi-Com. Congratulazioni).
FRANCO Paolo (LNP). La Lega Nord voterà a favore della mozione unitaria del centrodestra. Il dibattito è stato interessante, ma, stante la convivenza all'interno della maggioranza di posizioni differenti, le affermazioni del Governo in tema di politica dell'immigrazione sono state elusive, insufficienti, addirittura omissive rispetto ai centri di permanenza temporanea. Sul coinvolgimento dell'Europa, sulle misure contro gli scafisti, sulle iniziative diplomatiche rispetto alla Libia, il Governo si è limitato a dichiarazioni di principio, senza assumere posizioni conseguenti. L'annunciata volontà di varare una legge permissiva sull'acquisizione della cittadinanza e di regolare i flussi migratori in base alle domande degli immigrati, anziché alle richieste delle imprese, è estremamente pericolosa perché genera speranze di accoglienza indiscriminata e alimenta i viaggi della morte e lo sfruttamento schiavista. (Applausi dai Gruppi LNP e FI).
BUTTIGLIONE (UDC). L'UDC si è adoperata per una mozione unitaria dell'opposizione, contenente indirizzi capaci di ottenere il consenso del Governo. All'interno di una maggioranza precari (che dovrebbe quindi essere interessata a ricercare convergenze) sono prevalse però le ragioni di quanti rivendicano un'autosufficienza blindata perché temono che il dialogo con il centrodestra renda marginali le posizioni ideologiche e minoritarie presenti nel centrosinistra. Il fenomeno dell'immigrazione chiama in causa il destino dell'identità nazionale, con le sue radici umanistiche e cristiane, e i flussi non possono essere regolati in base alle esigenze del mercato del lavoro, perché gli immigrati sono persone, dotate di diritti e di doveri. L'ottimismo con cui si sostiene la prospettiva di una società multiculturale non è condivisibile e il problema della fame nel mondo non può risolversi con l'apertura indiscriminata delle frontiere. Il principale punto dolente è rappresentato dall'assenza di una politica europea, che preclude iniziative incisive nei confronti dei Paesi africani che si affacciano sul Mediterraneo: a legislazione vigente sarebbe possibile condividere a livello comunitario le competenze sull'immigrazione, ma il Governo, che sembra privo di un progetto, non ha assunto alcun impegno in proposito. (Applausi dai Gruppi UDC, FI e AN).
BULGARELLI (IU-Verdi-Com). I Verdi e i Comunisti italiani voteranno a favore della mozione del centrosinistra. Il dibattito è stato interessante ed il sottosegretario Lucidi ha espresso indirizzi condivisibili, tuttavia è mancato l'ancoraggio concreto a un iniziativa legislativa innovativa rispetto alle politiche del passato. Importante è inoltre una forte discontinuità rispetto alla politica estera del precedente Governo, poiché anche il fenomeno migratorio va inquadrato sullo sfondo della guerra globale permanente. Il decreto sui flussi ha tamponato l'emergenza, ma a tutt'oggi non si è intervenuti sulla legislazione sul diritto d'asilo, sul diritto di voto e sulla cittadinanza degli immigrati. Il governo dei flussi migratori richiederebbe l'istituzione di un apposito Ministero oltre che di una coerente politica europea. (Applausi dal Gruppo IU-Verdi-Com).
MANTOVANO (AN). L'attuale Governo non ha presentato alcuna proposta di legge alternativa alla Bossi-Fini perché è lacerato da contrasti interni, che si palesano negli orientamenti antitetici del ministro Ferrero e del ministro Amato. In assenza di un accordo, si tenta di aggirare la legge con singoli provvedimenti amministrativi, ma il sovvertimento del sistema vigente trasmette un messaggio lassista alla criminalità organizzata che sfrutta l'immigrazione clandestina. In controtendenza rispetto ai Governi europei di sinistra, l'Esecutivo italiano sta riducendo i posti nei CPT, sta rinunciando ai rimpatri e sta praticando sanatorie che moltiplicano gli arrivi dei clandestini. Su questo terreno pesa la pregiudiziale ideologica della sinistra radicale e dei new global che nel migrante scorgono il nuovo profilo del proletario e che sperano di ottenere un vantaggio elettorale dalla legge sulla cittadinanza. Il Governo dovrebbe abbandonare queste posizioni classiste e condividere gli orientamenti ragionevoli suggeriti dall'opposizione. (Applausi dai Gruppi AN e FI).
ALBERTI CASELLATI (FI). Il Gruppo sosterrà la mozione 35 (testo 2), avendo ormai preso atto dell'incapacità di perseguire efficaci politiche di contenimento conformi con l'orientamento europeo da parte di un Governo che ha deciso piuttosto di procedere all'indistinto accoglimento di tutte le proposte di regolarizzazione presentate. L'Esecutivo non sembra preoccuparsi affatto degli effetti sulla società civile italiana dello squilibrio esistente tra immigrazione ed integrazione e finisce per limitarsi a legittimare la clandestinità. La decisione assunta dal Comune di Padova erigere un muro per isolare una comunità di immigrati simboleggia efficacemente il comportamento omissivo e l'assenza di propositività del centrosinistra che non intende dare ascolto alle sempre più pressanti richieste della popolazione di coniugare il principio di solidarietà con la legalità e la sicurezza pubblica, risultato che si può ottenere solo garantendo all'immigrato un lavoro, una casa e la dignità personale. (Applausi dal Gruppo FI. Congratulazioni).
ZANDA (Ulivo). Confermando il voto favorevole dell'Ulivo sulla mozione n. 42, informa che consegnerà il suo intervento scritto agli Uffici di Segreteria e che si limiterà a svolgere brevi considerazioni. Il grado di efficacia delle politiche adottate sui flussi migratori di un Paese europeo in un contesto globalizzato appare direttamente correlata, non alla severità di disposizioni limitative o ad un efficiente sistema di centri di accogliente temporanea, ma alle iniziative poste in essere assieme alle altre Nazioni in accordo con i Paesi del Terzo e Quarto mondo. In tale ambito ricorda tuttavia che alla meritoria politica del Governo Berlusconi, volta a riallacciare un dialogo con i Paesi africani, ha fatto seguito solo il raddoppio del contributo per la cooperazione per il 2007 inserito in finanziaria dal Governo Prodi. Le considerazioni politiche contenute nella mozione del centrodestra hanno reso impossibile determinare l'auspicabile convergenza tra le forze politiche di maggioranza ed opposizione, ma sarebbe necessario porre in essere uno sforzo complessivo ogniqualvolta si addivenga ad esaminare in Parlamento questioni di interesse globale. (Applausi dai Gruppi Ulivo, IU-Verdi-Com e RC-SE).
Con votazione elettronica senza registrazione dei nomi disposta dal Presidente, il Senato respinge la mozione n. 35 (testo 2). (Applausi dai Gruppi Ulivo, RC-SE, IU-Verdi-Com, Aut, Misto-IdV e Misto-Pop-Udeur. Nel corso della votazione numerose e vivaci proteste dai banchi della maggioranza e dell'opposizione in ordine allo svolgimento delle operazioni di voto. Ripetuti richiami del Presidente).
FORMISANO (Misto-IdV). Chiede al Presidente di esigere che, in fase di votazione, i senatori restino seduti ai propri banchi.
STORACE (AN). Considera inaccettabile che senatori della maggioranza si rechino innanzi ai banchi dell'opposizione, come appena avvenuto, per rivolgere minacce e che altri si sostituiscano coattivamente ai senatori Segretari nella funzione di controllo. (Applausi dai Gruppi AN e FI. Proteste e applausi ironici dai banchi della maggioranza).
PROCACCI (Ulivo). Fatto salvo il principio che i senatori devono rimanere seduti al proprio banco nel corso delle votazioni, propone che un senatore della maggioranza ed uno dell'opposizione indichino ai senatori Segretari le presunte irregolarità da verificare.
TIBALDI (IU-Verdi-Com). Gli assistenti parlamentari, su incarico della Presidenza, dovrebbero estrarre dai rilevatori le schede dei senatori assenti. (Applausi ironici del senatore Calderoli).
PRESIDENTE. I senatori Segretari hanno la facoltà di agire in tal senso. La Presidenza intende individuare gli strumenti adatti per garantire il corretto e sereno svolgimento delle votazioni.
Con votazione elettronica senza registrazione dei nomi disposta dal Presidente, il Senato approva la mozione n. 42.
Ritiro della mozione n. 43 e dell'ordine del giorno G1. Approvazione della mozione n. 42. Reiezione della mozione n. 35 (testo 2)
PRESIDENTE. Ricorda che a ciascun Gruppo sono attribuiti quindici minuti, comprensivi di illustrazione, discussione generale e dichiarazioni di voto.
VALDITARA (AN). Illustra la mozione n. 35, ponendo l'accento sul carattere improvvisato, irresponsabile e demagogico della politica sull'immigrazione del centrosinistra, che lavora la costruzione di una società priva di identità e di valori di riferimento. Le numerose iniziative del Ministro della solidarietà sociale incoraggiano l'ingresso di clandestini e legittimano l'illegalità; la proposta del Ministro dell'interno di incentivare il rimpatrio autonomo degli immigrati è sconcertante a fronte della mancanza di risorse finanziarie da destinare alle Forze dell'ordine e alla costruzione dei Centri di permanenza temporanei. La valenza programmatoria del decreto flussi è stata stravolta dall'attuale Governo, che sta utilizzando questo strumento per realizzare una sanatoria, a prescindere dalle possibilità di integrazione e dalle esigenze produttive del Paese. Un Esecutivo che aggira la legge, chiede alla polizia di frontiera un atteggiamento tollerante e interrompe il collegamento tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, pone le premesse per la creazione di sacche di disagio, di emarginazione e di illegalità. (Applausi dai Gruppi AN e FI).
LIVI BACCI (Ulivo). Nella società italiana del XXI secolo l'immigrazione costituisce una necessità strutturale per ragioni demografiche, per la configurazione del tessuto produttivo, richiedente manodopera a basso costo, per le carenze del welfare che fanno lievitare la domanda di lavoro domestico. Il centrodestra ha varato una normativa lesiva dei diritti della persona, onerosa per la pubblica amministrazione e inefficiente, che finisce per stimolare gli ingressi clandestini e rende inevitabili successivi provvedimenti di regolarizzazione. Questo circolo vizioso di inefficienza e irregolarità è stato prodotto e alimentato in un quadro complessivo di indebolimento delle garanzie e di colpevole disinteresse per i processi di integrazione. Nell'illustrare la mozione n. 42, ricorda che il fenomeno dell'immigrazione, che contribuisce allo sviluppo e al benessere dell'Italia, deve essere governato e incanalato sui binari della legalità. L'azione del Governo deve perciò mirare ad una programmazione realistica dei flussi di ingresso, ad una pluralità di vie di accesso legale, ad una durata maggiore del permesso di soggiorno, a processi di integrazione e ad accordi bilaterali e multilaterali con i Paesi d'origine. (Applausi dal Gruppo Ulivo e della senatrice Gaggio).
GALLI (LNP). Illustra la mozione n. 43. Il Governo dovrebbe profondamente ripensare il decreto flussi integrativo, una sanatoria che, operando in senso opposto alla legge Bossi-Fini, finisce coll'interessare ben 350.000 clandestini, adotta un orientamento difforme da quello comune ai maggiori Paesi europei, compresi quelli governati dalla sinistra, e pone seri problemi di sicurezza, determinando al contempo alti costi sociali. La proposta di concedere la cittadinanza agli immigrati dopo soli cinque anni appare funzionale alla perdita di consensi della maggioranza presso gli italiani e risponde, in particolare, al progetto politico di contrastare la notevole affermazione della Lega nel Nord del Paese. L'insieme delle sconsiderate proposte dell'attuale Governo produrrà nell'arco di pochi anni mutamenti radicali della composizione della società, stante l'invecchiamento progressivo della popolazione italiana e l'alto tasso di nascite nelle famiglie di origine extracomunitaria, anche islamica. La dissennata politica del Governo non potrà che produrre l'irreversibile implosione del Paese. (Applausi dei senatori Amato e Quagliariello. Congratulazioni).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle mozioni.
SARO (DC-PRI-IND-MPA). Il decreto sui flussi migratori del Governo Prodi è una sanatoria mascherata, in pieno contrasto con le molto meno tolleranti linee di tendenza europee. Nonostante l'immigrazione e la sicurezza siano preoccupazioni condivise dalla maggioranza dell'elettorato di centrosinistra, prevale ancora una volta la forma perversa di solidarismo propria della sinistra radicale, che non si cura minimamente della sostenibilità delle iniziative ideologiche che propugna. Si tace volutamente sugli interessi economici, spesso di matrice criminale, sottesi ai traffici di vite umane, i quali, come nel caso delle badanti, costituiscono fonte di lucro per cooperative di servizi, talvolta legate alla Lega delle cooperative. La maggioranza si è dimostrata assai sensibile al problema del disagio abitativo, ma non fa nulla per evitare che entrino nel Paese centinaia di migliaia di indigenti che non hanno un alloggio. La contemporanea introduzione del decreto flussi integrativo, dell'ampliamento delle possibilità di ricongiungimento familiare e del taglio dei fondi per la sicurezza produrrà effetti ad alto rischio, lasciando il fenomeno immigratorio del tutto ingovernato e dimostrando che l'attuale maggioranza ha del tutto rinunciato ad impegnarsi per favorire la reale integrazione degli immigrati. (Applausi dal Gruppo DC-PRI-IND-MPA, FI, UDC e AN. Congratulazioni).
ROSSI Fernando (IU-Verdi-Com). Il contenuto delle mozioni dell'opposizione oggi in discussione evidenzia un orientamento vessatorio nei confronti degli immigrati e propone misure di dubbia costituzionalità sul terreno dei diritti umani. L'azione dell'Esecutivo in carica è coerente con gli obiettivi tratteggiati nella risoluzione del Consiglio di Europa del 3 ottobre scorso ed affronta la complessa questione dell'immigrazione con la necessaria ragionevolezza e solidarietà, guardando concretamente alla situazione in essere. Il Governo dovrà procedere al definitivo accantonamento della legge Bossi-Fini, mirando a produrre un testo moderno che non si preoccupi di cercare il consenso delle componenti moderate del Paese ma affronti con il necessario pragmatismo il fenomeno migratorio. Occorre però adottare comportamenti politici coerenti anche sul piano internazionale, diversamente da quanto fatto dal precedente Governo che ha tradito le solenni promesse di incremento di risorse destinate allo sviluppo delle aree più povere del mondo, non ha fatto nulla contro la progressiva devastazione delle risorse biologiche mondiali che sta aggravando questo stato di arretratezza ed anzi ha avallato la guerra aperta dagli Stati Uniti, che sta aggravando i fenomeni migratori e ampliando il numero di coloro che chiedono asilo politico. (Applausi dal Gruppo IU-Verdi-Com).
MAFFIOLI (UDC). L'UDC è disponibile a votare una mozione sottoscritta da tutti i Gruppi di opposizione ed evidenzia che i provvedimenti adottati e le intenzioni manifestate dal Governo sulla politica dell'immigrazione si sono dimostrati frammentari e hanno determinato una grave situazione di incertezza. Il decreto flussi è nei fatti una sanatoria che lede le prerogative del Parlamento, in quanto viola la normativa vigente attraverso uno strumento di tipo amministrativo; inoltre scardina il principio informatore della normativa europea, cioè il collegamento tra contratto di lavoro e permesso di soggiorno e determina una grave alterazione nei proficui rapporti di collaborazione avviati con i Paesi di origine. Il Governo dovrebbe invece garantire l'applicazione della legge Bossi-Fini, eventualmente rivedendone gli aspetti meritevoli di correzione, ed assicurare il massimo impegno nel contrasto dell'immigrazione clandestina. (Applausi dal Gruppo UDC e del senatore Amato. Congratulazioni).
GAGGIO (RC-SE). L'opinione pubblica proietta sugli immigrati esigenze contraddittorie che spesso coesistono negli stessi individui: per esempio, la preoccupazione per i rischi che l'immigrazione rappresenta per la sicurezza e l'identità spesso è forte in quelle persone che dalla condizione di clandestinità degli immigrati ricavano i più alti vantaggi, sia attraverso la locazione di immobili fatiscenti a prezzi esorbitanti, sia attraverso lo sfruttamento del lavoro illegale. Viene in tal modo espressa una visione pericolosa, che produce corruzione del tessuto morale della società, in quanto pretende il rispetto della legalità solo per i più deboli mentre assicura l'impunità ai potenti. Al contrario, la sicurezza non può essere disgiunta dall'impegno a tutela dei diritti degli immigrati, che rappresentano un arricchimento dell'intera società e per questo va sostenuto il lavoro delle associazioni impegnate in tale ambito. (Applausi dai Gruppi RC-SE, IU-Verdi-Com e Ulivo. Congratulazioni).
QUAGLIARIELLO (FI). Presenta l'ordine del giorno G1. (v. Allegato A). Il dibattito sulla politica dell'immigrazione non può prescindere dall'esigenza di elaborare nuovi approcci al problema, in considerazione del fallimento epocale sia del multiculturalismo inglese sia del laicismo francese, sanciti in modo clamoroso dalla vicenda dei giovani kamikaze di Londra e dalla rivolta delle banlieues in Francia. Pertanto, pur senza demonizzare il fenomeno immigratorio e comunque apprezzando lo sforzo di ripensamento di alcuni settori della maggioranza, desta preoccupazione la politica del Governo orientata in senso contrario rispetto agli indirizzi restrittivi assunti dai Governi socialisti inglese e spagnolo. L'ampia sanatoria realizzata con il decreto flussi, una sbagliata politica del ricongiungimento familiare, che potrebbe peggiorare la condizione delle donne, e una visione della cittadinanza che prescinde dall'attivazione di strumenti di integrazione rischiano di determinare un'emergenza che potrebbe precludere l'elaborazione di un'originale politica dell'immigrazione, che verrebbe travolta da una virulenta contrapposizione rispetto alla quale resterebbero in campo solo le opposte ed inadeguate scelte del lassismo e della xenofobia. (Applausi dai Gruppi FI e AN).
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.
ALBERTI CASELLATI (FI). Chiede una breve sospensione per consentire l'unificazione dei testi proposti dai Gruppi di opposizione.
PRESIDENTE. Accoglie la richiesta e sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle ore 11,38, è ripresa alle ore 12,13.
Presidenza del vice presidente CAPRILI
RONCHI (Ulivo). L'eccessivo protrarsi della sospensione rischia di comprimere lo svolgimento degli altri punti all'ordine del giorno.
PRESIDENTE. Comunica che è stato presentato un nuovo testo della mozione n. 35 (v. Allegato A) e che sono stati ritirati la mozione n. 43 e l'ordine del giorno G1.
BOCCIA Antonio (Ulivo). Sarebbe opportuna un'ulteriore breve sospensione in considerazione della presentazione del nuovo testo.
LUCIDI, sottosegretario di Stato per l'interno. Chiede una breve sospensione per valutare il testo della mozione.
La seduta, sospesa alle ore 12,16, è ripresa alle ore 12,30.
LUCIDI, sottosegretario di Stato per l'interno. Muovendo da una concreta analisi del fenomeno dell'immigrazione, l'Esecutivo ha riscontrato le criticità della legislazione vigente. Infatti l'attuale impianto normativo, ispirato ad un maggior rigore nel fronteggiare l'immigrazione clandestina, si è rivelato inattuabile o inefficace, con particolare riguardo all'introduzione del cosiddetto contratto di soggiorno per la durata della permanenza sul territorio o alle misure di espulsione. La normativa inoltre offre una lettura parziale del fenomeno, sottovalutando il ruolo svolto dai lavoratori immigrati, che rappresentano una risorsa fondamentale per le imprese e le famiglie. Data la complessità del fenomeno e la sua continua evoluzione, si impongono pertanto interventi correttivi urgenti. Il secondo decreto flussi è stato adottato nel rispetto della legislazione vigente e nell'intento di favorire l'immigrazione regolare: si è tenuto infatti conto dell'alto numero delle domande presentate all'inizio dell'anno e della richiesta pervenuta dalle associazioni dei datori lavori di soddisfare le esigenze occupazionali effettive. Con riguardo alle mozioni, il Governo ritiene condivisibile quella presentata dalla maggioranza mentre manifesta contrarietà a quella dell'opposizione, pur ritenendo sostanzialmente condivisibili alcuni aspetti del dispositivo, in quanto lontana dall'impostazione politica dell'Unione in materia di immigrazione.(Applausi dai Gruppi Ulivo, RC-SE, e IU-Verdi-Com).
Saluto al Ministro della giustizia
e ad una delegazione della Repubblica di Capo Verde
PRESIDENTE. Rivolge il saluto dell'Assemblea al Ministro della giustizia della Repubblica di Capo Verde, dottor José Manuel Andrade, accompagnato da una delegazione guidata dall'ambasciatore presso la Repubblica italiana, dottor José Eduardo Barbosa. (Generali applausi).
Ripresa della discussione delle mozioni nn. 35, 42 e 43sui flussi migratori
PRESIDENTE. Passa alla votazione delle mozioni.
NEGRI (Aut). Il Gruppo per le Autonomie voterà a favore della mozione di maggioranza che coglie la sfida per il futuro rappresentata dal fenomeno dell'immigrazione. Sono in corso profondi mutamenti nei flussi migratori con cui occorrerà confrontarsi, innanzi tutto per cogliere le opportunità offerte dall'ingresso in Europa occidentale di giovani dotati sul piano culturale e scientifico. Anche per questo occorrerà dotarsi di strumenti normativi più raffinati rispetto a quelli individuati nella Bossi-Fini, risultati del tutto inefficaci per arginare l'immigrazione clandestina, nonché favorire una politica oculata dei ricongiungimenti che possono determinare stabilità e integrazione. (Applausi dal Gruppo Ulivo).
Presidenza del presidente MARINI
NARDINI (RC-SE). Il fenomeno immigratorio fornisce un fondamentale apporto all'Europa, quindi anche all'Italia, in termini di crescita demografica e di manodopera, di cui risulta una forte richiesta. Ne deriva pertanto l'esigenza di individuare modelli di convivenza fondati non sulla repressione o sull'integrazione forzata ma sui paradigmi dell'accoglienza, della solidarietà e della tutela dei diritti. La scelta di riaprire i flussi di ingresso operata con decreto rappresenta un atto di realismo e di responsabilità nei confronti di lavoratori già presenti sul territorio ed è teso peraltro a soddisfare le esigenze manifestate da datori di lavoro. La mozione dell'opposizione muove da una considerazione riduttiva e irrealistica del fenomeno, a conferma del prevalere nel centrodestra di barriere di tipo ideologico. (Applausi dai Gruppi RC-SE, Ulivo e IU-Verdi-Com. Congratulazioni).
FRANCO Paolo (LNP). La Lega Nord voterà a favore della mozione unitaria del centrodestra. Il dibattito è stato interessante, ma, stante la convivenza all'interno della maggioranza di posizioni differenti, le affermazioni del Governo in tema di politica dell'immigrazione sono state elusive, insufficienti, addirittura omissive rispetto ai centri di permanenza temporanea. Sul coinvolgimento dell'Europa, sulle misure contro gli scafisti, sulle iniziative diplomatiche rispetto alla Libia, il Governo si è limitato a dichiarazioni di principio, senza assumere posizioni conseguenti. L'annunciata volontà di varare una legge permissiva sull'acquisizione della cittadinanza e di regolare i flussi migratori in base alle domande degli immigrati, anziché alle richieste delle imprese, è estremamente pericolosa perché genera speranze di accoglienza indiscriminata e alimenta i viaggi della morte e lo sfruttamento schiavista. (Applausi dai Gruppi LNP e FI).
BUTTIGLIONE (UDC). L'UDC si è adoperata per una mozione unitaria dell'opposizione, contenente indirizzi capaci di ottenere il consenso del Governo. All'interno di una maggioranza precari (che dovrebbe quindi essere interessata a ricercare convergenze) sono prevalse però le ragioni di quanti rivendicano un'autosufficienza blindata perché temono che il dialogo con il centrodestra renda marginali le posizioni ideologiche e minoritarie presenti nel centrosinistra. Il fenomeno dell'immigrazione chiama in causa il destino dell'identità nazionale, con le sue radici umanistiche e cristiane, e i flussi non possono essere regolati in base alle esigenze del mercato del lavoro, perché gli immigrati sono persone, dotate di diritti e di doveri. L'ottimismo con cui si sostiene la prospettiva di una società multiculturale non è condivisibile e il problema della fame nel mondo non può risolversi con l'apertura indiscriminata delle frontiere. Il principale punto dolente è rappresentato dall'assenza di una politica europea, che preclude iniziative incisive nei confronti dei Paesi africani che si affacciano sul Mediterraneo: a legislazione vigente sarebbe possibile condividere a livello comunitario le competenze sull'immigrazione, ma il Governo, che sembra privo di un progetto, non ha assunto alcun impegno in proposito. (Applausi dai Gruppi UDC, FI e AN).
BULGARELLI (IU-Verdi-Com). I Verdi e i Comunisti italiani voteranno a favore della mozione del centrosinistra. Il dibattito è stato interessante ed il sottosegretario Lucidi ha espresso indirizzi condivisibili, tuttavia è mancato l'ancoraggio concreto a un iniziativa legislativa innovativa rispetto alle politiche del passato. Importante è inoltre una forte discontinuità rispetto alla politica estera del precedente Governo, poiché anche il fenomeno migratorio va inquadrato sullo sfondo della guerra globale permanente. Il decreto sui flussi ha tamponato l'emergenza, ma a tutt'oggi non si è intervenuti sulla legislazione sul diritto d'asilo, sul diritto di voto e sulla cittadinanza degli immigrati. Il governo dei flussi migratori richiederebbe l'istituzione di un apposito Ministero oltre che di una coerente politica europea. (Applausi dal Gruppo IU-Verdi-Com).
MANTOVANO (AN). L'attuale Governo non ha presentato alcuna proposta di legge alternativa alla Bossi-Fini perché è lacerato da contrasti interni, che si palesano negli orientamenti antitetici del ministro Ferrero e del ministro Amato. In assenza di un accordo, si tenta di aggirare la legge con singoli provvedimenti amministrativi, ma il sovvertimento del sistema vigente trasmette un messaggio lassista alla criminalità organizzata che sfrutta l'immigrazione clandestina. In controtendenza rispetto ai Governi europei di sinistra, l'Esecutivo italiano sta riducendo i posti nei CPT, sta rinunciando ai rimpatri e sta praticando sanatorie che moltiplicano gli arrivi dei clandestini. Su questo terreno pesa la pregiudiziale ideologica della sinistra radicale e dei new global che nel migrante scorgono il nuovo profilo del proletario e che sperano di ottenere un vantaggio elettorale dalla legge sulla cittadinanza. Il Governo dovrebbe abbandonare queste posizioni classiste e condividere gli orientamenti ragionevoli suggeriti dall'opposizione. (Applausi dai Gruppi AN e FI).
ALBERTI CASELLATI (FI). Il Gruppo sosterrà la mozione 35 (testo 2), avendo ormai preso atto dell'incapacità di perseguire efficaci politiche di contenimento conformi con l'orientamento europeo da parte di un Governo che ha deciso piuttosto di procedere all'indistinto accoglimento di tutte le proposte di regolarizzazione presentate. L'Esecutivo non sembra preoccuparsi affatto degli effetti sulla società civile italiana dello squilibrio esistente tra immigrazione ed integrazione e finisce per limitarsi a legittimare la clandestinità. La decisione assunta dal Comune di Padova erigere un muro per isolare una comunità di immigrati simboleggia efficacemente il comportamento omissivo e l'assenza di propositività del centrosinistra che non intende dare ascolto alle sempre più pressanti richieste della popolazione di coniugare il principio di solidarietà con la legalità e la sicurezza pubblica, risultato che si può ottenere solo garantendo all'immigrato un lavoro, una casa e la dignità personale. (Applausi dal Gruppo FI. Congratulazioni).
ZANDA (Ulivo). Confermando il voto favorevole dell'Ulivo sulla mozione n. 42, informa che consegnerà il suo intervento scritto agli Uffici di Segreteria e che si limiterà a svolgere brevi considerazioni. Il grado di efficacia delle politiche adottate sui flussi migratori di un Paese europeo in un contesto globalizzato appare direttamente correlata, non alla severità di disposizioni limitative o ad un efficiente sistema di centri di accogliente temporanea, ma alle iniziative poste in essere assieme alle altre Nazioni in accordo con i Paesi del Terzo e Quarto mondo. In tale ambito ricorda tuttavia che alla meritoria politica del Governo Berlusconi, volta a riallacciare un dialogo con i Paesi africani, ha fatto seguito solo il raddoppio del contributo per la cooperazione per il 2007 inserito in finanziaria dal Governo Prodi. Le considerazioni politiche contenute nella mozione del centrodestra hanno reso impossibile determinare l'auspicabile convergenza tra le forze politiche di maggioranza ed opposizione, ma sarebbe necessario porre in essere uno sforzo complessivo ogniqualvolta si addivenga ad esaminare in Parlamento questioni di interesse globale. (Applausi dai Gruppi Ulivo, IU-Verdi-Com e RC-SE).
Con votazione elettronica senza registrazione dei nomi disposta dal Presidente, il Senato respinge la mozione n. 35 (testo 2). (Applausi dai Gruppi Ulivo, RC-SE, IU-Verdi-Com, Aut, Misto-IdV e Misto-Pop-Udeur. Nel corso della votazione numerose e vivaci proteste dai banchi della maggioranza e dell'opposizione in ordine allo svolgimento delle operazioni di voto. Ripetuti richiami del Presidente).
FORMISANO (Misto-IdV). Chiede al Presidente di esigere che, in fase di votazione, i senatori restino seduti ai propri banchi.
STORACE (AN). Considera inaccettabile che senatori della maggioranza si rechino innanzi ai banchi dell'opposizione, come appena avvenuto, per rivolgere minacce e che altri si sostituiscano coattivamente ai senatori Segretari nella funzione di controllo. (Applausi dai Gruppi AN e FI. Proteste e applausi ironici dai banchi della maggioranza).
PROCACCI (Ulivo). Fatto salvo il principio che i senatori devono rimanere seduti al proprio banco nel corso delle votazioni, propone che un senatore della maggioranza ed uno dell'opposizione indichino ai senatori Segretari le presunte irregolarità da verificare.
TIBALDI (IU-Verdi-Com). Gli assistenti parlamentari, su incarico della Presidenza, dovrebbero estrarre dai rilevatori le schede dei senatori assenti. (Applausi ironici del senatore Calderoli).
PRESIDENTE. I senatori Segretari hanno la facoltà di agire in tal senso. La Presidenza intende individuare gli strumenti adatti per garantire il corretto e sereno svolgimento delle votazioni.
Con votazione elettronica senza registrazione dei nomi disposta dal Presidente, il Senato approva la mozione n. 42.

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